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al testo di Roberto Maggiani
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in trasparenza c’è pare senza spara apre pera e stanza
nell’acqua si vede una stanza si apre a pera e oscilla gelatinosa
spara acqua la fontana
corpi deformi divisi e ricomposti nel fluido oscillante
cose mai ferme immerse in ovattato gorgogliare mosse in correnti in silenzi estesi
a galla in liquido fluente oggetti filanti manufatti sui fondali
sulle superfici voci o suoni che se ne vanno dal bagnato
le tinte i toni le gradazioni le sfumature… sfu ma tu re tu ma re… tu mare nella pozza incluso
la stessa acqua nella vasca scava
indaco e fuoco la sera a Villa Borghese
vaga a strati l’acqua in transito impotenti animali o cose dove stanno stanno
insetti tensioattivi sospesi sulla chiarezza molecolare prigionieri nello spazio acquoso della trasparenza visitati da riflessi orlati sciocchi e stravaganti
le forme quaggiù non possono nulla sul flusso sulla superficie su questo attendere solitario composto d’accordo col tempo finché qualche fontana spruzza e infrange
il mondo reale riflesso è disconnesso scompigliato da una storia ciclica nel rodeo della tinozza
nei riflessi si scambiano oggetti con soggetti e versa vice
così nell’impasto del tutto confuso chi era capo diventa vice e viceversa
s’affanna il capo delle cose a rimanere a galla
questo è un gioco è un gioco è un coito
e l’acqua cosa vede non si sa
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